La dieta iperproteica

Dieta iperproteica: cos’è?

Come indica la sua denominazione, la dieta iperproteica consiste in un regime alimentare basato su un consumo massivo di proteine e sulla drastica riduzione dei carboidrati.

Conosciuta anche come “dieta low carb” ha la caratteristica di consentire una perdita piuttosto rapida e incisiva ma, se protratta nel tempo, può provocare squilibri metabolici, per cui di solito viene seguita per non più di 3-4 settimane.

Il termine proteina deriva dal greco “proteios” che significa primo; infatti questi composti sono i primi costituenti dell’organismo, in quanto svolgono funzioni plastiche (tessutali) e biologici (energetici ed enzimatici). Il loro fabbisogno giornaliero non deve mai scendere al di sotto della soglia fisiologica (che dipende dalle singole esigenze), ma non deve neppure superarla.

I nutrizionisti raccomandano che l’apporto proteico sia pari al 20% di quello calorico totale, considerando un quantitativo compreso tra 0,8 e 1,2 grammi per chilo corporeo che, nelle diete iperproteiche, può arrivare fino a 2,2 grammi per chilo. Di questo valore, i 2/3 dovrebbero essere di origine animale (carne, latte, latticini, uova e pesce) e 1/3 di origine vegetale (legumi). Si tratta di macromolecole formate da una lunga sequenza di aminoacidi, collegati tra loro mediante legami peptidici, che vengono spezzati al momento di digestione e assorbimento.

Un dieta del genere è basata principalmente sull’impiego di carne, pesce, insaccati, uova, latte e prodotti caseari, legumi e germe di grano, tutti cibi contenenti un elevato tenore aminoacidico.

Per ottenere risultati vantaggiosi senza sbilanciare troppo il metabolismo, è necessario che l’apporto proteico non sia eccessivo, per evitare il rischio di affaticare l’apparato renale.

Vantaggi della dieta iperproteica

La dieta iperproteica permette di perdere peso in poco tempo dato che l’organismo è stimolato ad aumentare il metabolismo basale e a incentivare la lipolisi, che è il processo di demolizione dei grassi. Di conseguenza si verifica una progressiva diminuzione dei pannicoli adiposi, localizzati a livello di glutei, fianchi, addome e interno cosce.

Parallelamente il soggetto può utilizzare una notevole disponibilità di energia, che non proviene dai glucidi, ma dai protidi. L’associazione tra mancato apporto di zuccheri e aumentato catabolismo lipidico agisce selettivamente sul peso corporeo, con una netta diminuzione.

Un altro vantaggio di questo regime nutritivo è collegato alla sintesi d’insulina da parte del pancreas: trovandosi in presenza di una limitata concentrazione di glucidi, la produzione insulinica rimane costante, eliminando il rischio di dannosi picchi.

La dieta inoltre favorisce la produzione di ormoni anabolici, come testosterone e somatotropo, potenziando il metabolismo basale e l’apporto energetico. Tale effetto è vantaggioso soprattutto per gli sportivi che possono disporre di molta energia subito pronta senza aumentare l’apporto calorico, potenziando la massa muscolare magra, a scapito di quella grassa.

Per garantire un certo equilibrio nutrizionale è sempre consigliabile alternare l’assunzione di proteine animali con quelle vegetali, in modo tale che non si sviluppino disturbi metabolici.

Le proteine sono composti quaternari, contenenti idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto; è proprio quest’ultimo elemento a creare problemi in caso di accumulo nel sangue. È comunque sufficiente non continuare la dieta iperproteica per più di 20-25 giorni per non correre un simile rischio.

Svantaggi della dieta iperproteica

Il principale svantaggio di questo regime alimentare è il suo sbilanciamento a favore dei composti peptidici, responsabili di alcuni potenziali disturbi. La conseguenza più temuta è quella dell’eccessivo funzionamento dell’apparato renale che è chiamato a lavorare di più e a riposarsi di meno.

Inoltre l’intero assetto metabolico viene modificato dato che l’aumentato apporto di proteine si associa a una drastica diminuzione dei carboidrati, composti di cui l’organismo ha comunque bisogno.

Le diete iperproteiche, ipocaloriche e lowcarb sono pertanto considerate un valido supporto per perdere rapidamente peso corporeo, ma a patto di non superare il limite massimo di 3-4 settimane. In tali condizioni questa dieta offre indiscutibili vantaggi, anche perché il soggetto si sente molto più scattante e pieno di energie.

Per limitare gli svantaggi metabolici della iperproteica è fondamentale aumentare l’apporto di liquidi e in particolare dell’acqua, per potenziare l’escrezione dell’azoto.
Non bisognerebbe infatti mai bere meno di 2 litri al giorno.

Suggerimenti per affrontare correttamente la dieta iperproteica

Innanzi tutto, prima di affrontare la dieta iperproteica è necessario consultare il proprio medico che probabilmente prescriverà una serie di esami del sangue.

Durante il periodo della dieta bisogna cercare di bilanciare, per quanto possibile, gli alimenti, alternando le proteine animali con quelle vegetali e privilegiando la carne bianca (pollo, tacchino e coniglio) e i pesci magri.

I latticini magri (ricotta, crescenza, mozzarella light e fiocchi di latte) sono da preferire a quelli ricchi di lipidi, così come è necessario sgrassare sempre gli insaccati e la carne.

Non bisogna mai saltare la prima colazione per evitare che l’organismo sviluppi stati carenziali derivanti dalle ore di digiuno notturno.

La frutta secca non dovrebbe mai mancare in qualsiasi dieta iperproteica, per fornire all’organismo un’adeguata dose di omega 3 e di acidi grassi insaturi.

La frutta fresca rappresenta un componente nutrizionale indispensabile per assicurare un corretto apporto di vitamine e minerali, spesso carenti in presenza di regimi dietetici.

È sempre opportuno suddividere la quota giornaliera di cibo in 5 pasti (prima colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena), non soltanto per non affaticare l’apparato digerente, ma soprattutto per facilitare l’assimilazione dei principi attivi.

Bisogna sospendere la dieta qualora subentrassero i seguenti sintomi:
• bocca asciutta e secchezza delle fauci;
• sensazione di sete inestinguibile;
• nausea;
• perdita dell’appetito;
• eccessivo aumento della diuresi;
• astenia muscolare e spossatezza;
• alitosi;
• malessere generalizzato.

In simili situazioni probabilmente l’accumulo di proteine nel corpo è eccessivo e richiede pertanto la sospensione della dieta.

Iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere sconti esclusivi

EKOM TUTTOFRESCO

TUTTOFRESCO SRL
CORSO IV NOVEMBRE 50
12042 – Bra Cuneo
P.Iva: 02699620049

pagine utili

Privacy Policy
Cookie Policy

CONTATTI

Seguici su