La vitamina C ha un’importanza capitale per la salute e la bellezza del corpo. Ma quali benefici apporta? In quali alimenti è presente? Come assorbirla meglio? Se stai cercando una risposta semplice e diretta a queste e altre domande, stai leggendo l’articolo giusto.
L’acido ascorbico –comunemente noto come vitamina C- è fondamentale per la salute delle tue cellule. È presente soprattutto in alcuni cibi, ma attenzione: esistono falsi miti riguardo a quali siano gli alimenti più ricchi di vitamina C! Sveleremo queste false credenze tra poco. Ciò che è certo è che l’acido ascorbico è un elemento essenziale per la salute dell’organismo.
Ogni giorno, devi assicurarti di assumerne la giusta quantità giacché il tuo corpo, come quello di ogni altro essere umano, è incapace di sintetizzarlo da sé. Le soglie minime giornaliere di vitamina C variano in base al genere, l’età, le condizioni e le abitudini. Gli uomini sopra i 19 anni dovrebbero puntare a un minimo di 90mg al giorno, mentre le donne della stessa età dovrebbero assumerne almeno 75mg, a meno che non siano incinte. In tal caso, la quantità minima salirebbe a 85 mg, per arrivare ai 120 mg al momento dell’allattamento. Se sei un fumatore, però, ti toccherà aggiungere altri 35mg al tuo fabbisogno minimo, perché il fumo aumenta il livello di ossidazione cellulare.
Vitamina C per cani e gatti: serve?
A differenza di noi umani, cani e gatti sono autonomi nella produzione di vitamina C. Così come lo è gran parte degli animali. Per questo, l’assunzione tramite cibo o integratori è per lo più superflua e, in casi di eccesso, può diventare problematica. In alcuni casi, l’integrazione potrebbe essere utile, come nel caso di nefropatie e se c’è stata un’intossicazione da paracetamolo. L’idea di integrare la vitamina C in cani e gatti, comunque, è oggetto di diatriba tra gli studiosi e, al momento, non esistono ricerche che assicurino che somministrarla agli animali serva a qualcosa.
Falsi miti: un po’ di chiarezza
Quando pensi di aver bisogno di un’iniezione di vitamina C, la prima cosa a cui pensi è una bella spremuta d’arance. Come tutti gli agrumi, questo frutto fornisce una buona dose di acido ascorbico, ma non è quello che ne contiene in quantità maggiore. Un kiwi è talmente ricco di vitamina C che, da solo, basterà a esaurire il tuo fabbisogno giornaliero.
Riguardo la necessità di assumere integratori di vitamina C per raggiungere il fabbisogno giornaliero ottimale, siamo di fronte a un altro mito da sfatare. Sebbene il mercato trabocchi di rimedi simili, non esiste nessun metodo più efficace che mangiare i cibi giusti. In ogni caso, sia l’eccesso che la carenza di vitamina C possono avere ripercussioni sull’organismo. Occorre seguire diete equilibrate e non abusare di integratori. Il rischio, in caso di eccesso, è l’insorgere di problemi renali con formazione di calcoli. Al contrario, una carenza di vitamina C comporta anemia, inappetenza, apatia, caduta dei denti e dolori muscolari.
Infine, per quanto sia importante sottolineare che la vitamina C non ha alcun effetto nella cura dei tumori –questo sì che è un falso mito!- è pur vero che ha una sua efficacia in termini di prevenzione. La sua capacità di rendere più reattivo il sistema immunitario torna utile anche per allontanare il rischio di cancro giacché inibisce la sintesi di sostanze cancerogene.
Gli alimenti più ricchi di Vitamina C e come cucinarli
Il peperoncino è tra gli alimenti che contengono più acido ascorbico, ma mangiarne in quantità adeguata non è cosa da tutti, per cui sarà meglio concentrarsi su cibi meno “impegnativi”. A parte gli agrumi e il kiwi (che in 100gr garantisce 90mg di vitamina C), tra i frutti più ricchi ci sono: i ribes, i peperoni e i pomodori (sì, sono dei frutti!). Anche le verdure contengono grandi quantità di acido ascorbico: la rucola ne garantisce 110mg ogni 100 gr. Inoltre, ne sono pieni i broccoli, gli spinaci, il cavolo e le patate. Per rendere al meglio, comunque, frutta e verdure vanno consumate prima possibile, evitando di lasciarle ad appassire in frigo per giorni prima di addentarle.
Ciò che devi assolutamente ricordare nella preparazione di questi cibi, poi, è che la vitamina C, oltre a essere idrosolubile, è termolabile. Lavare eccessivamente gli alimenti può diminuire la concentrazione di acido ascorbico, ed esporlo a temperature troppo elevate lo fa scomparire del tutto. Se hai la buona abitudine di assumere acqua e limone appena sveglio, devi fare attenzione alla temperatura dell’acqua: dev’essere tiepida, altrimenti la vitamina C verrà distrutta dal calore. Ecco perché le verdure ricche di questo elemento andrebbero mangiare crude o cotte, al massimo, al vapore.
Altri effetti benefici sulla salute
Del tutto veritiera è la credenza che vede la vitamina C alleata nella lotta contro il raffreddore e l’influenza. È nota infatti la sua capacità di rinforzare il sistema immunitario. La presenza di acido ascorbico nell’organismo stimola l’aumento dei globuli bianchi che creano una barriera contro le patologie stagionali. Inoltre è in grado di aiutare il corpo ad assimilare meglio il ferro e contribuisce alla sintesi di dopamina e adrenalina, il che significa che -se ti senti privo di energie- aumentare l’assunzione di vitamina C potrebbe essere un’ottima idea. Come se non bastasse, la vitamina C migliora anche l’umore, perché stimola la produzione di endorfine.
A questo proposito: sapevi che la parola “scorbutico” viene da una malattia detta “scorbuto”, la cui causa è una grave e prolungata mancanza di vitamina C? Tra i debilitanti sintomi di questa malattia, c’è anche l’umore irritabile e scontroso.
Vitamina C contro le rughe: un rimedio di bellezza
Il mercato è pieno di rimedi contro l’invecchiamento e sembra sempre che esista un “ultimo ritrovato della scienza” capace di riportare indietro il tempo. Eppure, non sono così numerosi i composti, organici e artificiali, che abbiano dimostrato di avere proprietà antiossidanti. L’acido ascorbico, invece, non solo ha dato prova di possedere tali proprietà, ma è accertato che contrasti l’azione dei radicali liberi e che favorisca la produzione del collagene, proteina essenziale per l’elasticità dei tessuti connettivi e della pelle.